giovedì 6 settembre 2007

VirtualBox: aggiornare le Guest Additions

L'aggiornamento delle VirtualBox Guest Additions si rende necessario nel momento in cui aggiorniamo VirtualBox e usiamo le macchine virtuali create con la versione precedente. Le Guest Additions infatti, vengono installate nelle macchine virtuali che non vengono toccate dall'aggiornamento di VirtualBox, dovrete pertanto provvedere manualmente al loro aggiornamento in ogni singola macchina.

Fortunatamente la procedura è molto semplice sia su guest Windows che Linux (su quest'ultimi un po' meno, ma niente a che vedere con le difficoltà della loro installazione ex-novo): è sufficiente provvedere al loro aggiornamento diretto, senza ulteriori fronzoli come eventuali disinstallazioni; vediamolo in concreto con 2-3 esempi, sia in guest Windows che Linux.
In Windows:

Se proprio volete, perdeteci un attimo di tempo e disinstallate prima la versione precedente delle Guest Additions (fig.1), quando è terminata,
e sempre per esser fiscali, riavviate la macchina virtuale.

Fig. 1 - Disinstallazione Guest Additions in un guest Windows
fig. 1


Terminato il riavvio, procedete con l'installazione della nuova versione delle Guest Additions (fig. 2), infine riavviate di nuovo; tutto qui.

Fig. 2 - Aggiornamento Guest Additions in un guest Windows
fig. 2


Se avete bisogno di maggiori informazioni sulla loro reinstallazione, consultate i post relativi a Windows XP, Windows Vista, oppure un'altra versione di Windows, sono comunque tutte molto simili fra loro.


In una generica distribuzione Linux:

L'installazione ex-novo delle Guest Additions in una generica distribuzione Linux è in 3 fasi:

1) attivazione supporto moduli di kernel esterni,
2) installazione delle Guest Additions (in realtà si tratta del mount del file iso nella vostra macchina virtuale,
3) compilazione e attivazione delle Guest Additions.

Trattandosi di un aggiornamento, la fase 1 è già stata fatta, occorre solo portare a termine la fase 2 e la fase 3. Fate pertanto riferimento solo a quest'ultime due nel relativo post “VirtualBox: Guest Additions in Linux, procedura generale


In SUSE Linux:

Anche qui, come per la versione generica, la fase 1 è stata portata a termine già in precedenza, attenetevi solo alle fasi 2 e 3, trattate rispettivamente nei post “VirtualBox: installare le Guest Additions in SUSE, fase 2” e “VirtualBox: installare le Guest Additions in SUSE, fase 3”.


In Ubuntu Linux:

Stesso discorso: la fase 1 non serve, è già stata fatta. Pertanto nel relativo post “VirtualBox: Guest Additions in Ubuntu Linux” cominciate a seguirne le indicazioni da fig. 6.


Bene, spero di non aver dimenticato nulla; nel caso di dubbi, fatemi sapere.
@:\>

4 commenti:

  1. Utilizzo sia VirtualBox che Microsoft Virtual PC, su host Vista Businness preinstallato su un PC Olidata. Ho configurato alcune macchine virtuali con guest Vista, utilizzando ovviamente il CD di sistema creato dal PC Olidata, e pertanto originale.
    Per alcune settimane le macchine virtuali Vista hanno regolarmente funzionato; da qualche giorno (dopo 3 mesi?) si bloccano e richiedono l’inserimento di un nuovo Product Key; se digito quello del mio Vista originale, ottengo un messaggio di errore, che informa che il Product Key è già in uso (ovvio: è utilizzato dal mio PC “fisico” Olidata).
    Si pone pertanto l’annoso problema della licenze Microsoft su macchine virtuali.
    Dal “Contratto di licenza per il software Microsoft Windows Vista Business” (un pdf che si può scaricare da microsoft.com”) riporto testualmente al punto 3-f:
    “Utilizzo con le Tecnologie di Virtualizzazione. Il licenziatario potrà utilizzare il software installato sul dispositivo con licenza all’interno di un sistema hardware virtuale…”.
    Al contrario, Vista installato su Pc virtuale si blocca. Da notare che si blocca anche utilizzando Virtual PC, il software d virtualizzazione della stessa Microsoft.
    Ma allora a cosa servono i software di virtualizzazione? Non crederà Microsoft che un utente acquisti a caro prezzo una licenza per ciascuna macchina virtuale? Anche perché deve essere chiaro un concetto: una sola licenza per ciascun PC fisico, qualunque sia il numero delle macchine virtuali utilizzate!!! Se non altro, perché un PC fisico non può essere utilizzato contemporaneamente da due utenti.
    È sin troppo facile procurarsi un DVD pirata di Vista, che non esiterò ad utilizzare perché mi sento imbrogliato e derubato da Microsoft.

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  2. Problema annoso... che continua ad ingigantirsi.

    Da un lato i produttori di software hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuto un giusto tributo per i loro sforzi.

    Dall'altro l'acquirente del software, che avendolo pagato, si aspetta, alle condizioni della licenza stessa, di poterlo pienamente utilizzare.

    Invece, ad esempio e per restare in tema, è notizia dei giorni scorsi, che il Windows Genuine Advantage (WGA), tecnologia di autenticazione della Microsoft che distingue un Windows autentico da uno non autentico, ha avuto problemi. E così, almeno da quanto ho letto in giro per la rete, sono state migliaia le macchine dichiarate con software non autentico quando al precedente controllo lo erano.

    La situazione ha trovato rimedio in poche ore, e va benissimo. Ma non va altrettanto bene che la mia macchina da un momento all'altro possa smettere di funzionare per l'ansia da controllo di qualcuno. Con il PC ci lavoro, e ho pagato per poter avere un sofware che lo faccia funzionare quando dico io: ma in qualunque momento e al di fuori di qualunque mio controllo, qualcuno può impedirmelo a suo insindacabile giudizio.

    C'è di che riflettere.

    @:\>

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  3. Ulteriore notizia di questi giorni è che, senza avvisare nessuno, sono state aggiornate alcune componenti di Windows Update, il servizio che si occupa di tenere Windows sempre aggiornato con le ultime patch. Tutti siamo abituati a vedere un'icona di notifica nella System Tray che ci avvisa della presenza di nuovi aggiornamenti, ma questa volta niente, e sopratutto, la cosa è avvenuta su macchine a servizio disattivato.

    Sembra che la posizione Microsoft sia quella che "si tratta ormai di una prassi consolidata e necessaria per tenere Windows Update stesso aggiornato anche sulle macchine client, pena l'impossibilità di determinare successivamente le corrette patch da installare" e che stanno comunque lavorando per rendere più chiaro agli utenti il comportamento di Windows Update...

    ... magari un banale messaggio di avviso? Continua ad esserci di che riflettere.

    @:\>

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  4. Ciao Giornale di sistema :-)
    concordo con tutti coloro che ti hanno fatto i complimenti per i tuoi dettagliati articoli sull'uso della VirtualBox in ambiente Windows: anch'io ho iniziato a virtualizzare leggendo i tuoi scritti e continuo a provare le distro utilizzando la fidata VirtualBox 1.5;
    ed è sempre leggendo i tuoi tutorial che riuscii ad installare le Guestadditions sulla Ubuntu 7.10 ma......
    Sono le uniche GuestAdditions che sono riuscito ad installare in tutte le mie prove!!!!!
    E' più di un anno che ci provo con la DSL 4.4.6 (provare per credere: io mi sono arenato alla richiesta dello script di installare nuovi Kernel-Headers, ma per arrivare qui, con questa distro, sono parecchi i pacchetti da "riconoscere" ed installare partendo da un banale compilatore nn presente di default!) poi ci ho provato con la Slackware 12.0 ma anche con la Slax 6.0 CON AMPI BUCHI NELL'ACQUA!
    Quindi vengo al dunque:
    ma tu ci hai mai provato ad installare le GuestAdditions con distro che non siano OpenSuse od Ubuntu?
    E se casomai ci provasssi e ci riuscissi (magari con una DSl o con Slax o con Puppy) ma sai quanti ne faresti felici???????
    Come minimo colmeresti un buco informatico enorme!!!!!!
    Il bello della virtualizzazione sta propio li, nella GuestAdditions e non averle su una distro da un senso di frustrazione...............
    Un saluto, Michelangelo :-)

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