mercoledì 28 febbraio 2007

Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (2a parte)


Aggiornamento di: giovedì 14 giugno 2007


Dopo l'uscita di VirtualBox versione 1.4, questo post è stato sostituito da "Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox 1.4 (parte 2)"; buona lettura.

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Nel post "Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (1a parte)" avevamo configurato solo parzialmente una macchina virtuale per installare una distribuzione Linux; terminiamo adesso la configurazione.

Vi ricordo che la distribuzione Suse Linux 10.2 è stata presa solo come esempio, la procedura in realtà è uguale per tutti i sistemi operativi guest (quelli installati sul PC virtuale) supportati da Virtualbox.

Riavviamo VirtualBox (fig. 1), ci ritroveremo davanti alla macchina virtuale spenta (Powered Off). Rimangono da configurare il supporto per l'USB, il CD/DVD-ROM, la scheda audio, quella video. Selezionate la macchina virtuale ancora spenta e cliccate sul pulsante Settings (da tastiera Ctrl+s) nella barra degli strumenti:

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - SuSE Linux 10.2 Power Off
fig. 1


La voce General (fig. 2) nella barra di navigazione a sinistra è costituita da 2 schede visualizzate a destra:
- Basic; contiene una serie di voci quali il nome della macchina virtuale ed il sistema operativo da installarvi all'interno che abbiamo già configurato tramite i wizard visti la scorsa volta. A noi interessa la voce Video Memory Size; clicchiamo sul cursore e facciamolo scorrere fino a portarlo alla quantità desiderata di Megabyte da destinare alla scheda video. Tenete presente che in linea di massima, più sarà alta questa quantità e più sarà alta la risoluzione video ed il numero di colori a disposizione nel PC virtuale. Vi è però un limite: finchè non installate le VirtualBox Guest Additions, non andrete comunque oltre la risoluzione massima di 1024 x 768, una volta installate invece potrete arrivare fino a 3200 x 2400.

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - General basic
fig. 2


- Advanced (fig. 3); contiene la voce Boot Order (dell'Extended Features e Snapshot Folder non ci occupiamo lasciamo semplicemente le impostazioni predefinite). Questa è la lista dei dispositivi da cui la macchina virtuale cercherà di far partire il Sistema Operativo nell'ordine che leggiamo: cercherà prima sul floppy, poi CD/DVD-ROM, infine dal disco rigido (non compare ma si può scegliere anche da rete locale tramite la voce Network).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - General advanced
fig. 3


Lasciamo tutto com'è e andiamo avanti nella configurazione cliccando sulla voce Hard Disk (fig. 4):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - Hard Disk
fig. 4


Quello che vedete (fig. 4) è il disco rigido del PC virtuale configurato come Primary Master, la sua grandezza (10 GB), e il file sul computer reale in cui è memorizzato il disco rigido virtuale. Come vedete possiamo aggiungere altri 2 dischi rigidi virtuali ma lasciate tutto così com'è e andiamo avanti cliccando sulla voce Floppy (fig. 5).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - Floppy
fig. 5


Del floppy ne faremo a meno (sulla mia macchina, un notebook, non è neanche presente) pertanto lasciate deselezionata la casella Mount Floppy Drive e cliccate sulla voce successiva, CD/DVD-ROM (fig. 6).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM
fig. 6


Spuntiamo intanto la casella Mount CD/DVD Drive, avremo così disponibile nel nostro PC virtuale anche il CD/DVD. Se il Linux da installare è su un CD/DVD allora scegliete la prima opzione, Host CD/DVD Drive. Se invece come spesso accade, avete a disposizione il file .iso, allora VirtualBox ci mette a disposizione una comodossima opzione per installare Linux direttamente da quel file senza doverlo più masterizzare prima. E' sufficiente cliccare sulla seconda opzione, Iso image file e poi nel punto indicato dalla freccia (fig. 7):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM iso 1
fig. 7


Parte un nuovo Wizard (fig. 8), quello del Virtual Disk Manager, il gestore di tutte le periferiche a disco del PC virtuale (infatti se guardate bene la schermata, oltre al tab CD/DVD Image, vi sono anche quello del disco rigido e del floppy, rispettivamente Hard Disks e Floppy Images).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM iso 2
fig. 8


Clicchiamo sull'icona Add in alto a sinistra nella barra degli strumenti, si aprirà questa finestra (fig. 9):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM iso 3
fig. 9


Cercate fra le vostre cartelle il file .iso e selezionatelo, poi cliccate su Apri.

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM iso 4
fig. 10


Il file viene reso disponibile per il caricamento sul vostro DVD virtuale, cliccateci sopra (fig. 10) e poi sul pulsante Select (se come è capitato a me, anche voi non riuscite a cliccarci sopra per selezionarlo, cliccate prima sul pulsante Refresh in alto nella barra degli strumenti).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - CD DVD-ROM iso 5
fig. 11


La finestra del Virtual Disk Manager (VDM) si chiuderà e torneremo alla finestra dei settaggi (fig. 11) dove il CD/DVD-ROM ora ha caricato la iso di Linux.

Clicchiamo ora sulla voce Audio (fig. 12) e configurate la sezione audio del vostro PC virtuale come indicato in figura:

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - Audio
fig. 12


Saltiamo invece a pié pari la configurazione della rete (la voce Network), le pre-impostazioni dovrebbero andar bene così come sono, e passiamo a configurare l'ultima cosa di cui ci occupiamo, le porte USB.

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - USB
fig. 13


Clicchiamo sulla voce USB e spuntiamo Enable USB Controller, poi clicchiamo su dove indicato dalla freccia (fig. 13), comparirà l'elenco delle perifiche USB collegate in quel momento sul computer reale che potremo aggiungere alla nostra macchina virtuale. Quella che vedete a titolo d'esempio è la mia penna USB, cliccandoci sopra questa è stata aggiunta al mio sistema virtuale (fig. 14).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - USB 2
fig. 14


Voglio sottolineare una cosa: la lista delle periferiche USB che potete selezionare, sono quelle effettivamente collegate in quel momento alla vostra macchina. Se volete che la vostra penna USB compaia nella lista, dovete collegarla al vostro PC reale prima di avviare VirtualBox. Maggiori informazioni le trovate nel post "VirtualBox: come configurare le porte USB".

Clicchiamo sul pulsante OK.
Bene, abbiamo finalmente concluso il setup della macchina virtuale (fig 15).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Settings - terminato
fig. 15


Non ci resta che provare ad avviarla. Se avete scelto l'installazione da DVD mettete prima il DVD contentente Linux nel lettore fisico, selezioniamo ora la macchina virtuale e clicchiamo sull'icona Start nel menu strumenti:

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - partenza - box informativo
fig 16


Prima di partire compare il box informativo di fig. 16 che ci avvisa di fare attenzione a quando clicchiamo all'interno della finestra della macchina virtuale. Il mouse e la tastiera verranno "catturati" all'interno della macchina virtuale e per uscirne occorre premere prima il tasto Control di destra della tastiera (se guardate bene la barra degli strumenti in basso nella finestra c'è anche indicato in grande CTRL (DESTRA).

Ulteriori informazioni su questo particolare comportamento del mouse potete trovarle nel post "VirtualBox: liberare il mouse intrappolato in una finestra".

Intanto proseguiamo: cliccato su OK del box informativo partirà finalmente la nostra macchina virtuale facendo il boot nell'ordine che avevamo indicato (ricordate? Prima il floppy, poi il CD/DVD, infine il disco rigido). Trovato il DVD o il file .iso a seconda delle scelte fatte in precedenza, partirà l'installazione che vedete in fig 17.

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - partenza - installazione
fig. 17


Ed eccoci finalmente: sta partendo l'installazione di SuSE Linux 10.2 (o comunque della vostra distribuzione preferita, lo ricordo, i passaggi per creare la macchina virtuale sono identici qualunque sia la distribuzione)!

A questo punto tutto procede come una qualunque installazione su una macchina reale ma non dovremo aver paura di far danni se sbagliamo qualcosa: l'installazione di Windows è al sicuro sulla macchina reale, quindi protremo smanettare in piena libertà su Linux ed imparare ad usarlo al meglio.

Se doveste incontrare qualche problema con il PC virtuale, vi segnalo altri post che vi possono aiutare. Tenete d'occhio la lista, è continuamente aggiornata con i nuovi post sul fondo:


- Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (1a parte)

- VirtualBox: come aggiornarlo ad una nuova versione

- VirtualBox: come configurare le porte USB

- VirtualBox: installare le VirtualBox Guest Additions, premessa

- VirtualBox: installare le VirtualBox Guest Additions, procedura generale

- Rilasciato Virtualbox 1.4.0: tutte le novità


Bene, questo è tutto, non mi rimane che augurarvi buon divertimento con i vostri esperimenti di virtualizzazione.

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giovedì 22 febbraio 2007

Rilasciato Virtualbox 1.3.6

Ad appena 8 giorni di distanza dal precedente rilascio, è uscito la nuova versione di VirtualBox: la 1.3.6.

Sono stati corretti alcuni bug e apportati vari miglioramenti. Per esempio ora la memoria della scheda video del PC virtuale può essere portata fino a 128 MB.
Ecco una lista completa dei cambiamenti in questa nuova versione, mentre per scaricarla andate su VirtualBox.org:
  • Windows installer: perform installation for all users instead of just the current user (old behavior still available)
  • Linux installer: fixed license display to not block installation
  • Linux installer: added RPM for openSUSE 10.2
  • GUI: fixed problems with several keyboard layouts on Linux hosts
  • GUI: added online help on Linux hosts (using kchmviewer)
  • GUI: fixed handle leak on Windows hosts
  • Graphics: increased VRAM limit to 128 MB
  • BIOS: fixed CD/DVD-ROM detection in Windows Vista guests
  • VMM: fixed incompatibility with OpenBSD 4.0
  • VDI: fixed issues with snapshot merging
  • Network: fixed incompatibility between Vista UAC and Host Interface Networking
  • Network: fixed issues with Windows NT 4.0 guests
  • Audio: fixed problem with ALSA on Linux before 2.6.18 causing system reboots
  • RDP: added support for MS RDP 6.0 clients
  • RDP: fixed issue with PAM authentication on certain distributions
  • RDP: fixed sporadic disconnects with MS RDP clients
  • RDP: fixed memory leak
  • iSCSI: improved behavior when pausing a VM with iSCSI connections
  • iSCSI: improved read timeout handling.

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martedì 20 febbraio 2007

Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (1a parte)

Aggiornamento di: martedì 12 giugno 2007

Dopo l'uscita di VirtualBox versione 1.4, questo post è stato sostituito da "Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox 1.4 (parte 1)"; buona lettura.

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Nel post "Virtualizzazione: installiamo Virtualbox" abbiamo visto come installare VirtualBox, un potente programma open source di virtualizzazione. Grazie ad esso diventa realtà il sogno di far girare più sistemi operativi simultaneamente su un solo PC, ognuno nella sua finestra, e far in modo che condividano dati fra loro.

Con VirtualBox potete creare dei PC virtuali completi di tutte le loro periferiche: disco rigido, scheda grafica, audio, periferiche USB e così via. Su ognuno di essi è possibile installare un sistema operativo e farlo funzionare simultaneamente a tutti gli altri, compreso quello che sta girando sul PC reale. Potete anche fare in modo che i PC, quello reale detto host, e quelli virtuali detti guest, comunichino tra loro condividendo file e cartelle.

Vediamo allora come creare un PC virtuale. Siamo in Windows, una scelta carina mi sembra quella di creare una macchina virtuale su cui installare una distribuzione Linux. La creazione della macchina virtuale è uguale per tutte le distribuzioni di Linux, per questo esempio useremo la Suse Linux 10.2, usatela come esempio passo-passo per la vostra distribuzione.


Cominciamo.

Dal pulsante start ---> Programmi ---> InnoTek VirtualBox ---> Virtual Box lanciamo con un clic il nostro virtualizzatore (fig. 1):

VirtualBox - installazione - in start-programmi
fig. 1


Eccoci in VirtualBox, clicchiamo su New per creare la nostra prima macchina virtuale (fig. 2):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - openSUSE10.2 - finestra iniziale
fig. 2


Il wizard che si apre ci guiderà nella creazione della macchina virtuale; clicchiamo su Next (fig. 3):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - comando New
fig. 3


Nel campo Name scriviamo il nome della nostra macchina virtuale, ad esempio "open SuSE 10.2" oppure il nome della distribuzione che volete usare; nel campo OS Type selezioniamo Linux 2.6, questa è la versione del kernel (il kernel è il nucleo, il cuore di un OS) di Linux in dotazione alla distribuzione SuSE che installeremo, e andiamo avanti cliccando su Next
(fig. 4):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - VM Name and OS Type
fig. 4


Scegliamo ora la quantità di memoria che la nostra macchina virtuale avrà a disposizione per funzionare: 256 MB sono da considerarsi il minimo perchè tutti funzioni ad una velocità accettabile, se invece avete un PC con almeno 1 GB di memoria, 512 MB è la quantità ottimale; fatta la vostra scelta cliccate su Next (fig. 5).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - memory
fig. 5


Il nostro PC virtuale ora ha bisogno di un disco rigido virtuale; clicchiamo su New (fig. 6):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 1
fig. 6


Il vizard che si è aperto ci guiderà nella creazione del disco rigido del nostro computer virtuale. Teniamo a mente una cosa: lo spazio che destineremo al disco rigido virtuale viene sottratto al disco rigido reale del nostro computer, pertanto assicuratevi di avere spazio sufficiente su quest'ultimo. Bene, proseguiamo cliccando su Next (fig. 7):

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 2
fig. 7


Dobbiamo scegliere il tipo di disco virtuale da allocare:
  • Dinamically expanding image; lo spazio richiesto non verrà allocato subito tutto ma solo al momento dell'effettivo bisogno. Scegliendo per esempio gli 8 GB consigliati come grandezza del nostro disco rigido virtuale, inizialmente questi occuperà solo pochi Kiloyte sul disco rigido reale. Man mano servirà più spazio questo verrà allocato sul momento, fino a quando avrà raggiunto il massimo prestabilito di 8 GB oltre il quale non va.
  • Fixex-size image; la quantità di spazio prescelta viene allocata subito tutta.
Quale scegliere?
Valutate voi; la prima opzione permette di occupare meno spazio sul disco reale, la seconda però evita i rallentamenti che si verificano nel momento dell'allocazione "al volo" dello spazio; fatta la vostra scelta (personalmente ho scelto la prima per motivi di spazio), cliccate su Next (fig. 8).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 3
fig. 8


E scegliamo infine la capienza del disco rigido virtuale; per provare comodamente Linux 10 GB saranno più che sufficienti. Ancora una volta, per proseguire clicchiamo su Next (fig. 9).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 4
fig. 9


Se i dati forniti dalla schermata riepilogativa (tipo di disco rigido virtuale, cartella del disco rigido reale dove verrà collocato, spazio occupato) ci vanno bene, clicchiamo su Finish (fig. 10).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 5
fig. 10


Bene, il disco rigido virtuale è pronto, clicchiamo su Next (fig. 11).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Virtual Hard Disk 6
fig. 11


Anche il computer virtuale su cui installare Linux è pronto, terminiamo la procedura di setup cliccando su Finish (fig. 12).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - Summary
fig. 12


Ed eccolo finalmente, il nostro computer virtuale (fig. 13).

VirtualBox - virtualMachine - openSUSE10.2 - SuSE Linux 10.2 Power Off
fig. 13


Come si può notare in questo momento è tutto spento (Powered Off): in realtà non è ancora configurato del tutto. Audio e controller USB non sono attivi, il CD/DVD-ROM ed il Floppy idem, la scheda grafica ha appena 8 MB di memoria... insomma, bisogna ancora lavorare un pò per affinare la configurazione.

Ed è quello che faremo nel post: "Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (2a parte)".

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mercoledì 14 febbraio 2007

Virtualizzazione: installiamo Virtualbox

Aggiornamento del 5 settembre 2007
Il post resta valido anche per le versioni successive di VirtualBox (qui è utilizzata la 1.3.4).

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Come programma di virtualizzazione VirtualBox è una valida scelta per almeno 3 motivi:
  1. è open source e gratuito per uso personale o a scopo di valutazione;
  2. è disponibile sia per Windows che per Linux;
  3. è veramente semplice da usare e allo stesso tempo altrettanto potente di programmi molto più blasonati.

Bene, rimbocchiamoci le maniche e cominciamo.

Scaricare e installare VirtualBox
Fate il download di VirtualBox nella versione Windows. Appena terminato il download un doppio click sul file scaricato ed eccoci nella finestra di benvenuto (fig. 1); clicchiamo su Next.

VirtualBox - installazione - finestra benvenuto setup
fig. 1


Dopo aver letto la licenza scegliamo I accept... e clicchiamo su Next (fig. 2).

VirtualBox - installazione - accetta licenza
fig. 2


Ci verrà chiesto dove installare il programma, lasciate pure le impostazioni predefinite (normalmente la cartella Programmi) e cliccate su Next (fig. 3).

VirtualBox - installazione - setup cartella dinstallazione
fig. 3


A questo punto non ci resta che cliccare su Install per iniziare l'installazione di VirtualBox (fig. 4).

VirtualBox - installazione - install
fig. 4


Portata a termine l'installazione clicchiamo su Finish (fig. 5).

VirtualBox - installazione - completata
fig. 5


Ci verrà chiesto di riavviare Windows, chiudiamo prima tutte le applicazioni aperte e infine clicchiamo su Yes. (fig. 6).

VirtualBox - installazione - completata - restart
fig. 6


Terminato il riavvio di Window potremo finalmente lanciare VirtuaBox dal pulsante Start e cominciare la configurazione della nostra prima macchina virtuale (fig. 7).

VirtualBox - installazione - in start-programmi
fig. 7


Ma di questo ci occuperemo nel prossimo post, "Virtualizzazione: creiamo un PC virtuale con VirtualBox (1a parte)".

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venerdì 9 febbraio 2007

Virtualizzazione: cos'è e quando usarla

Una cosa che mi ha sempre affascinato è l'idea che su un PC potessero girare più sistemi operativi contemporaneamente, ognuno nella sua finestra, e fare più cose insieme senza che si dessero il minimo fastidio. Quando ho scoperto e provato i programmi di virtualizzazione un piccolo sogno si è realizzato. Ma cos'è la virtualizzazione? A cosa può servirci?

Andiamo con ordine.


Cos'è la virtualizzazione


Consideriamo un attimo com'è fatto il nostro PC.
Un processore, una buona dotazione di memoria RAM, la scheda grafica, scheda audio, un disco rigido, il lettore DVD, un pò di porte USB ed un modem sono la dotazione più comune.

Prendiamo ora un programma che simula tutto questo. Ecco, in estrema sintesi (non me ne vogliano gli esperti, voglio solo far capire senza l'intenzione di essere rigoroso) questa è la virtualizzazione: ricreare all'interno di un programma un intero PC.


Quando usare la virtualizzazione

Ma in concreto poi, quando ci conviene usare la virtualizzazione?
Vediamo qualche situazione da usare come spunto per le nostre personali esigenze:Quasi sempre all'acquisto del nostro PC c'è Windows pre-installato.

- Immaginate ora di voler installare Linux su un PC con Windows già installato.
Dovreste "sezionare" il vostro disco rigido in più parti (in gergo si chiamano partizioni), una che resta al Windows già installato (stando bene attenti a non danneggiarlo), le altre (ne servono almeno altre 2) da destinare all'installazione di Linux. Ma perché impiegare tanto tempo e rischiare che alla fine non funzioni più nulla, ne Windows e ne Linux? Installiamo invece il nostro programma di virtualizzazione e senza mettere in pericolo i nostri dati ne Windows già funzionante, ci ritroviamo con un PC virtuale su cui installare e usare Linux.

- Provare programmi su un PC "cavia" virtuale.
Non è necessario "sporcare" la macchina che magari usiamo per lavoro installando software del cui funzionamento non siamo sicuri. Creiamo un salvataggio del PC virtuale (in gergo Snapshots, istantanee) e poi installiamo il programma da provare sulla macchina virtuale dove abbiamo installato Windows (si, avete capito bene, installiamo Windows all'interno di Windows stesso). Qualunque cosa accada, in pochi minuti siamo in grado di ritornare ad avere il nostro PC virtuale funzionante semplicemente ricaricando il salvataggio fatto in precedenza.

- Provare nuove versioni di un sistema operativo.
Volete provare Windows Vista oppure una nuova distribuzione di Linux senza modificare nulla nel vostro PC? Niente paura: lo installate sulla macchina virtuale e fate tutte le prove che volete.

Usare vecchie versioni di sistema operativo.
Eh si, a volte si pone il problema di tornare indietro ad una vecchia versione di un sistema operativo. Ad esempio il programma di contabilità aziendale gira solo sotto Windows 2000 e nessuno vuole spendere soldi per la nuova versione tanto quella vecchia va benissimo. Oppure un vecchio corso d'inglese gira solo sotto Windows 3.1/95 (si, è proprio vecchio) e non posso certo reinstallare Windows 95 solo per far girare il corso d'inglese. Tra l'altro con i PC più recenti questo sistema operativo non gira neanche, non riconoscendo buona parte dell'hardware attualmente in circolazione.

- Far girare un programma scritto per un sistema operativo diverso da quello installato.
E' il caso tipico di chi usa per lo più Linux e ha un programma, magari quello fornito con la macchina digitale, che funziona solo in Windows. Invece di installare Windows sulla macchina reale solo per scaricare le foto, lo installa in totale sicurezza su quella virtuale a cui accede solo quando serve.

- Sviluppare e testare programmi per più sistemi operativi.
Uno sviluppatore sta scrivendo e testando un'applicazione in versione Windows, Linux, OS X, dovrebbe avere installati tutti e tre i sistemi operativi sulla sua macchina e riavviare ogni volta che vuole cambiare sistema operativo: inutile. Virtualizzerà gli altri due sistemi operativi e lì avvierà in due finestre diverse del programma di virtualizzazione potendo così lavorare in parallelo in tutti e tre i sistemi operativi.

- Testare un sito Web con diversi browser e sistemi operativi.
Immaginate di voler sviluppare un sito web. Come sarà visualizzato a seconda della combinazione browser-sistema operativo? Niente di più semplice: in una finestra fate girare un PC virtuale con Linux configurato con Firefox, Opera o quello che serve, in un'altra Windows con Explorer versione 5.5, in un'altra ancora Windows con Explorer 6 e così via.

- Navigare in maniera sicura.
Immaginiamo di aver configurato un PC virtuale per poter navigare in internet. Inavvertitamente rimaniamo infettati da un virus: è infettato solo il PC virtuale e lì resta confinata l'infezione. Anche il tentativo di un Cracker (come si chiamano esattamente quelli che gli organi d'informazione definiscono Hacker) di entrare abusivamente nel nostro PC rimarrà confinato a quello virtuale con cui stiamo navigando.

Bene, anche se questi sono solo alcuni esempi in cui torna utile usare la virtualizzazione, spero vi abbiano solleticato quel tanto che basta la curiosità per volerla provare sul campo.

Nel post "Virtualizzazione: installiamo Virtualbox" vedremo come farlo in concreto.
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giovedì 8 febbraio 2007

Il primo post

E così, eccomi a scrivere il primo post.

Ma cosa scriverci... me lo sono chiesto...
Non starò a far programmi, a enunciare obbiettivi e intenzioni, non voglio pormi limitazioni.
Ho un pò di cose che mi frullano dentro... e mi piace l'idea di vederle prendere forma in piena libertà man mano arrivano.

E' un viaggio, una sperimentazione, un creare in tono leggero che desidero condividere con chi vorrà leggermi.

Spero vi piaccia, spero mi piaccia.

A risentirci presto.
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