martedì 24 luglio 2007

La parte abitata della Rete si evolve interagendo

Tempo fa vi avevo segnalato l'ottimo libro di Sergio Maistrello, "La parte abitata della Rete".

Se lo avete preso e vi è piaciuto, o ancora non lo avete preso, e allora a maggior ragione per averne un assaggio direttamente dal suo autore, potete dare un'occhiata ai video contenuti nel post "La parte abitata della Rete si evolve interagendo" direttamente dal blog di Sergio Maistrello.

Buona visione.
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SVS 2.1: HotFix 1 disponibile

Novità anche dal fronte SVS (Software Virtualization Solution): è disponibile il primo HotFix.

Anche se la sua installazione è consigliata a tutti, prima di scaricarlo date un'occhiata all'articolo e all'Altiris Knowledgebase (il link è nella stessa pagina) per vedere se eventuali problemi che avete incontrato nell'uso di SVS, sono quelli risolti da questo HotFix. Per la legge di Murphy, ciò che funziona è meglio lasciarlo tranquillo così com'è. ;-)

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lunedì 23 luglio 2007

VirtualBox per OS X: versione beta 2 disponibile

Un breve post per segnalarvi novità dal mondo VirtualBox.

Il lavoro di sviluppo e miglioramento dei ragazzi della innotek prosegue, e proprio in questi giorni hanno rilasciato la versione beta 2 di VirtualBox per OS X in versione per processori Intel; da segnalare la presenza del supporto USB.

Nel frattempo, si allunga anche la lista dei sistemi operativi guest supportati.

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L'onda perfetta

Ho sempre ammirato i surfisti.
Vanno in mare senza un piano, senza degli obiettivi precisi, senza una strategia che passo dopo passo lì porti verso il loro obiettivo... perché non vi è un obiettivo.

Hanno una passione grande, smisurata, immensa, e semplicemente la vivono.
La vivono, la sperimentano, la sentono viva che lì attraversa: il sole sul viso, l'acqua sulla pelle, la fatica nel corpo, le emozioni che sentono dentro in presa diretta, mentre cavalcano onde alte come palazzi.

E non forzano, nessuno "sbattersi" per forzare l'onda ad arrivare a loro.
Entrano in acqua e semplicemente aspettano, sanno che l'onda buona, quella perfetta per loro arriverà, e fiduciosi l'attendono; e puntuale arriva. Vi salgono sopra, la tavola sotto come un'estensione del loro corpo, e cominciano a scivolare sull'onda, insieme con l'onda.

Non è un pianificare come fare, ne cosa fare, è l'essere nel momento e assecondare l'onda, è la fiducia che tutto scorre e sarà perfetto in quella reciproca interazione uomo-tavola-mare.

Mi sento pronto a surfare, Giornale di Sistema è tornato. :-D

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mercoledì 4 luglio 2007

Il blog, il lavoro, la vita...

Era nell'aria, è successo... il 30 giugno 2007 ho terminato la mia attività di consulenza in ambito Mainframe.

Sono stati anni intensi, a volte anche duri, e meravigliosi ed emozionanti allo stesso tempo. E non è stato semplice andar via. Prima che colleghi di lavoro, ho lasciato degli amici. Persone che mi hanno accolto nella loro vita, nel loro mondo, che mi hanno fatto sentire a casa lontano da casa, che mi sono stati famiglia dove famiglia non c'era.

Ed ora si ricomincia.
Ma in un modo del tutto nuovo, in un ambito del tutto diverso.

Una chiacchierata con il direttore del personale della mia società ha portato alla luce delle posizioni inconciliabili. Sono anni che ho fatto presente che l'ambito mainframe non era più nelle corde dell'anima. Si, corde dell'anima. Perché per me i computer sono prima di tutto una passione, lo sono da sempre.

Ricordo avevo 8 anni quando lessi il primo libro sui computer. E da allora non mi è più passata. Ha avuto i suoi alti, ha avuto i suoi bassi, ha avuto le sue trasformazioni. Cose che mi piacevano, un particolare settore d'interesse, ha lasciato posto ad altre cose, ad un nuovo settore, a nuove curiosità, nuova passione. La passione è la linfa stessa della vita, una cosa fatta senza passione nasce già morta.

Quando ho iniziato ad occuparmi di mainframe, l'ho fatto con forza, determinazione, curiosità, ma sin da subito è mancata la scintilla della passione. Appena l'ho capito, ne ho parlato con la mia azienda e ho chiesto di essere trasferito, di andare a lavorare in qualunque punto della nostra bella penisola, ma di uscire da quell'ambito. Sono stato sicuramente accontentato sulla prima, mi sono ritrovato a 800 Km da casa, non sulla seconda, quello no.

Non c'è nulla che rimpiango, la scelta che feci allora anche con il senno di oggi ha ancora un suo perché. Ma le scelte non sono cose scolpite nella roccia. Arriva un momento in cui vanno riconsiderate, riconsiderate alla luce di ciò che è cambiato in noi proprio grazie a quelle scelte. Maggiore consapevolezza di noi stessi, delle nostre possibilità, delle nostre passioni, del nostro valore, non possono restare inascoltati a lungo, non possono restare seppelliti dalla paura di saltare nel vuoto.

Perché si, è un salto nel vuoto quello che "Signori e Signore, gentili astanti e pubblico da casa...", vado ad eseguire!

E si, ho paura... puoi avere tutti intorno a te, ad un passo da te, ma nel momento del salto sei comunque solo, solo con te stesso. E' un momento profondo, di magico silenzio, in cui quello che si è, quello che sei, emerge chiaro, limpido, cristallino.

Mi faccio da solo un augurio scaramantico: in bocca al lupo! ... crepi il lupo!

E se qualcuno vuole unirsi all'in bocca al lupo, faccia pure, mi fa molto piacere. :-)

Grazie.
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