sabato 10 novembre 2007

Linux: che dite, approfondiamo?

Della serie: riflessioni sotto la doccia... avrete notato che in questi giorni non ho messo online nuovi post. Mi sono preso un attimo di pausa per staccare un pò da tutto, blog compreso, e lasciare lo spazio perché qualcosa di nuovo emergesse.

In fondo questo blog, a dispetto dei suoi stessi post che sono in gran parte dedicati alla virtualizzazione ed a VirtualBox in particolare, non ha un argomento prefissato, se non quanto compreso nel sottotitolo del blog stesso: "Appunti ed immagini dai miei viaggi nel mondo dei bit ed i suoi dintorni". E appellandomi a quel "ed i suoi dintorni", ogni tanto la faccio fuori dal vaso postando anche qualche scritto un pò più... più... come dire, "intimista".

Come diario invece del mio viaggio nel mondo dei bit, il blog non può che riflettere quanto mi accade lungo il cammino, quanto scopro, quanto imparo. E se all'inizio scrivevo per me stesso, per dare una forma ad una passione che mi prendeva dentro ma non trovava poi nessuna manifestazione, nessuna espressione, le cose nel corso di pochi mesi sono cambiate.

Lungo il cammino ho trovato altri che come me viaggiano, esplorano, scoprono, e curiosi si pongono domande, e curiosi cercano risposte: ho incontrato voi. :-D

A volte vi incontro nella tranquillità dei commenti ai post, altre volte nelle più fredde statistiche di consultazione dei post, altre volte nelle mail che arrivano all'indirizzo di posta dedicato al blog (lo trovate in fondo alla barra laterale sinistra). E quale che sia la forma, sono felice di sapervi in cammino insieme a me, anche solo per un brevissimo tragitto, di sapere che altri viaggiatori viaggiano, che passano di qua, che spesso trovano quello che cercano, che altre volte invece ripartono, con una direzione, uno spunto che prima non avevano.

Ho cercato perciò di scrivere sempre in modo semplice ed esaustivo (ci sarò riuscito?), non dando mai nulla per scontato, perché tutti potessero trovarvi informazioni comprensibili, alla mano. Niente cose da super guru, il primo dei neofiti sono io. E rileggendo gli ultimi post, mi sono reso conto però che stanno diventando sempre più un atto di fede.

Per far funzionare bene Linux con VirtualBox infatti (ad esempio per la condivisione cartelle oppure la compressione del disco rigido virtuale), molto spesso ci siamo addentrati insieme nei meandri di Linux. Ok, la cartina era buona, il viaggio spero sia stato comodo e senza troppi intoppi. Ma ogni post assomiglia sempre di più ad una ricetta: fai così, fai cosà e ottieni questo risultato. Con una differenza sostanziale: se nella ricetta vi dico "ora buttate gli spaghetti nell'acqua bollente", posso tranquillamente omettere di dirvi che vanno prima tolti dalla busta, con Linux no.

In ogni ricetta si danno per scontate un sacco di cose che fanno semplicemente già parte del bagaglio comune di conoscenze. Con Linux questo bagaglio di conoscenze pregresse manca, siamo pur sempre dei neofiti che arrivano da Windows, e mi chiedo come sia per chi viene da MacOS... se mai esista! ;-)

Diceva Michele Benvegnù: "Ci sono troppe differenze tra le varie distribuzioni linux, ci si perde la testa".

Rispondevo: "Si, in effetti Linux è davvero trasformista per chi come noi è abituato a Windows. Questo perché (usando una metafora), mentre Windows è stato costruito in un unico blocco di marmo, Linux è stato costruito come l'unione di tanti mattoncini Lego.

Risultato: ciò che in Windows ha un solo ed unico aspetto, in Linux può assumere tanti aspetti diversi. Abituati noi alle cose con unico aspetto, ci lasciamo abbagliare e confondere dalle apparenze. L'unico modo per superare la difficoltà è dare un'occhiata da vicino a quei mattoncini, fuor di metafora, agli elementi base di Linux che si ripetono seppur con varie sfumature in ogni distribuzione.

Compresi i mattoncini ed il modo di metterli insieme, le sfumature non saranno più una rottura di balle, anzi, diverranno il punto di forza di Linux. E ognuno andrà a cercarsi la distribuzione con la sfumatura che più gli si addice."

Ecco perché, per tutto quanto vi ho detto finora, penso sia arrivato il momento di iniziare un nuovo viaggio, di addentrarci, questa volta senza ricette precotte, in un nuovo campo: Linux. Vorrei accompagnarvi nei suoi meandri, farvelo vedere da vicino, farvi vedere il suo cuore, farvelo toccare mentre pulsa pompando vita in un modo nuovo di intendere il mondo, di intendere la vita.

Che dite, cominciamo? :-D

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2 commenti:

  1. Anche se sono utente Mac di vecchia data, credo che avere un Linux spiegato in modo semplice e impeccabile sia un'ottima cosa per tutti.
    Ubuntu ha sempre suscitato in me una grande simpatia...

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  2. Ciao Marco. Ecco, lo sapevo che beccavo un utente Mac interessato a Linux! ;-D
    Anche a me Ubuntu sta molto simpatica anche se non la ritengo la migliore distribuzione in assoluto... semplicemente perché non esiste. Linux è davvero multiforme e variegato e cercando bene si può sempre trovare la distribuzione nella salsa più adatta a noi. E Ubuntu, fra quelle provate, l'ho trovata adattissima a chi ha voglia di capire cosa c'è sotto il cofano senza complicarsi troppo la vita.

    @:\>

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