venerdì 2 novembre 2007

Linux: Ubuntu 7.10 è atterrato

"Capì che fin dal principio il nostro scopo non fu quello di evitare il Giorno dell'Installazione, ma solo quello di sopravvivere ad esso. Insieme. Linux aveva cercato di dirmelo, ma il mio subcosciente non voleva sentirlo".
(Libero adattamento dal film Terminator 3)

Ebbene si, alla fine è accaduto. Ieri sera alle 22.00 ora italiana, Ubuntu 7.10 ha ufficialmente toccato la superficie del mio Hard Disk. Niente virtualizzazione, niente Wubi, direttamente a contatto con l'hardware del mio portatile. Complimenti al pilota (immodestamente, il sottoscritto... lasciatemi il momento di autocelebrazione! :-D), l'atterraggio è stato morbido e senza scosse.

E complimenti al meraviglioso lavoro fatto da tante persone che hanno portato Linux (nelle sue varie incarnazioni, Ubuntu, Mandriva, openSUSE e così via) ad un livello di usabilità davvero notevole. Ricordo la prima volta che cercai di installare una distribuzione nell'ormai lontano anno 2002. Si trattava di una Mandrake (che poi unitasi a Conectiva divenne Mandriva) e lo ammetto: non ci capì nulla, c'erano problemi di compatibilità con il mio PC ed in fondo non sapevo neanche che farmene, così tornai al mio Windows.

In 5 anni le cose sono davvero cambiate tanto. L'installazione è stata facile quasi quanto quella Windows, e se non avessi avuto appunto Windows già installato e da preservare, sarebbe stata davvero altrettanto semplice: metti il CD, avvia l'installazione, toglilo quando ha finito, riavvia, usalo. L'hardware è stato riconosciuto tutto al primo colpo, wireless compreso, la cosa che più mi dava pensiero. Avevo letto infatti di problemi con la connessione internet, ma non avevo approfondito, inutile farlo prima di avere il problema che infatti non c'è stato.

In questo momento vi sto scrivendo usando proprio Linux e Firefox, e devo dire che il periodo di acclimatamento nel virtualizzatore è stato molto utile. E nonostante ciò un momento di smarrimento c'è stato. Pensieri del tipo: oddio... e ora che faccio? Tolgo Windows? Lo lascio? Provo anche qualche altra distribuzione prima di affezionarmi ad una in particolare (chi ha detto Mandriva)? E la virtualizzazione?

Niente paura... una cosa certa è che con la virtualizzazione si va avanti e con nuovi argomenti. Se infatti VirtualBox (di cui continuerò a parlarvi) vi è piaciuto, quello che ora ho in mente è molto diverso, e molto più potente. State pensando a VMWare? Sbagliato! Ma ci sarà tempo di riparlarne.

E naturalmente ora ci sarà più spazio per Linux potendo apprezzare ed usare cose che in VirtualBox non erano possibili (virtualizzazione lato Linux prima di tutto ;-D). L'ottica dei post resterà la solita, quella dell'utente Windows che si aggira curioso fra i meandri di Linux desideroso di capire e far suo qualcosa di nuovo, il tutto con il solito corredo di immagini che il saggio diceva valgono più di mille parole (e qui mi devo attrezzare trovando in Linux l'analogo dei programmi che uso in Windows).

Bene, mi sembra tutto per ora, ma ci si rivede presto, molto presto! :-)
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