Per inserire direttamente il codice unicode di un carattere, gli utenti Windows usano la combinazione di tasti:
ALT + numero sul tastierino numerico.
Per gli utenti Linux la combinazione per inserire caratteri unicode da tastiera è leggermente più articolata:
Ctrl + Maiusc + u
Compare una u, basta scrivere il codice unicode (ad esempio 213b) e dare invio, in questo caso otteniamo il simbolo ℻.
La cosa funziona sicuramente con interfacce basate su GTK, ad esempio Gnome, su altre basate per esempio su KDE non ho verificato.
Sempre per gli utenti Linux, c'è comunque la possibilità di inserire virgolette alte, basse, singole, doppie, la tilde e così via, direttamente tramite queste combinazione di tasti.
giovedì 23 luglio 2015
mercoledì 22 luglio 2015
Virgolette e altri caratteri speciali sulle tastiere Linux
Combinazioni di tasti per l'inserimento di virgolette e altri caratteri speciali sulle tastiere Linux:
Virgolette alte doppie
aperte: AltGr + V = “
chiuse: AltGr + B = ”
Virgolette alte semplici
aperte: AltGr + Maiusc + v = ‘
chiuse: AltGr + Maiusc + b = ’
Virgolette basse (caporali o all'italiana)
aperte: AltGr + < = «
chiuse: AltGr + x = »
Virgoletta inversa
AltGr + ' = `
E accentata maiuscola
Bloc Maiusc + è = È
Tilde
AltGr + ì = ~
Parentesi quadre
aperte: AltGr + è = [
chiuse: AltGr + + = ]
Parentesi graffe
aperte: AltGr + 7 = {
chiuse: AltGr + 0 = }
Un'altra possibilità è quella di inserire da tastiera il codice Unicode dei caratteri.
Virgolette alte doppie
aperte: AltGr + V = “
chiuse: AltGr + B = ”
Virgolette alte semplici
aperte: AltGr + Maiusc + v = ‘
chiuse: AltGr + Maiusc + b = ’
aperte: AltGr + < = «
chiuse: AltGr + x = »
Virgoletta inversa
AltGr + ' = `
E accentata maiuscola
Bloc Maiusc + è = È
Tilde
AltGr + ì = ~
Parentesi quadre
aperte: AltGr + è = [
chiuse: AltGr + + = ]
Parentesi graffe
aperte: AltGr + 7 = {
chiuse: AltGr + 0 = }
Pubblicato da
Unknown
2
commenti
martedì 21 luglio 2015
CentOS: installazione ifconfig
Sopratutto nella versione Minimal di CentOS è da considerarsi normale che ifconfig non sia installato di default, in fondo il suo uso è deprecato a favore di ip.
In realtà è tutta la suite di programmi di net-tools a essere considerata obsoleta e sostituita per lo più da ip, ma anche da altri programmi contenuti all'interno di iproute2.
Volendo comunque usarlo, basta installare ifconfig con:
# yum -y install net-tools
In realtà è tutta la suite di programmi di net-tools a essere considerata obsoleta e sostituita per lo più da ip, ma anche da altri programmi contenuti all'interno di iproute2.
Volendo comunque usarlo, basta installare ifconfig con:
# yum -y install net-tools
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
lunedì 20 luglio 2015
Yum: rimuovere i pacchetti senza rimuovere le dipendenze
Per rimuovere una serie di pacchetti, in questo caso quelli del database PostgreSQL versione 9.4,
# yum erase postgresql94*
# yum erase postgresql94*
===================================================================================
Package Arch Versione Repository Dim.
===================================================================================
Rimozione in corso:
postgresql94 x86_64 9.4.4-1PGDG.rhel7 @pgdg94 5.4 M
postgresql94-contrib x86_64 9.4.4-1PGDG.rhel7 @pgdg94 2.1 M
postgresql94-libs x86_64 9.4.4-1PGDG.rhel7 @pgdg94 650 k
postgresql94-server x86_64 9.4.4-1PGDG.rhel7 @pgdg94 16 M
Rimozioni per dipendenze:
barman noarch 1.4.1-1.rhel7 @pgdg94 642 k
python-psycopg2 x86_64 2.6-1.rhel7 @pgdg94 433 k
Riepilogo della transazione
===================================================================================
Remove 4 Pacchetto (+2 Pacchetti dipendenti)
Dimensione installata: 26 M
senza rimuovere i pacchetti delle dipendenze (barman e python-psycopg2 evidenziati in grassetto) si può usare direttamente rpm:
# rpm -e --nodeps postgresql94-contrib postgresql94-libs postgresql94-server
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
venerdì 17 luglio 2015
CentOS: installazione font TrueType Microsoft
Grazie ai progetti Microsoft's Core Fonts for the Web e Cleartype Fonts sono disponibile in formato TrueType i font proprietari Andale Mono, Arial, Arial Black, Comic Sans MS, Courier New, Georgia, Impact, Times New Roman, Trebuchet MS, Verdana and Webdings che permettono una visione dei documenti più uniforme su varie piattaforme anche non Windows.
Per installare i Microsoft's Core Fonts for the Web e Cleartype Fonts su CentOS:
# yum install curl cabextract xorg-x11-font-utils fontconfig
# rpm -i https://downloads.sourceforge.net/project/mscorefonts2/rpms/msttcore-fonts-installer-2.6-1.noarch.rpm
Per installare i Microsoft's Core Fonts for the Web e Cleartype Fonts su CentOS:
# yum install curl cabextract xorg-x11-font-utils fontconfig
# rpm -i https://downloads.sourceforge.net/project/mscorefonts2/rpms/msttcore-fonts-installer-2.6-1.noarch.rpm
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
giovedì 16 luglio 2015
CentOS: assegnare/modificare il nome host
Modifica dell'hostname su CentOS 5 e 6
Occorre modificare sia il file /etc/sysconfig/network che /etc/hosts.
Se non viene modificato anche il secondo, alcuni comandi ci mettono molto più tempo per l'esecuzione perché cercano di ricavare l'IP dell'host locale dal nome host. Senza una voce in /etc/hosts, si deve passare attraverso il processo di ricerca completo del nome prima di poter andare avanti. A seconda della configurazione del DNS questo può significare ritardi più o meno consistenti.
Dopo essersi loggati come amministratori, aprire il file /etc/sysconfig/network e inserire:
NETWORKING=yes
HOSTNAME=nome-host
Nel file /etc/hosts inserire:
indirizzo-ip nome-host
Ad esempio:
192.168.1.10 server1
Far ripartire la rete:
# service network restart
Modifica dell'hostname su CentOS 7
Qui le cose sono molto più semplici, è sufficiente
hostnamectl set-hostname nome-host
ed il nome è subito assegnato alla macchina senza fare altro.
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
mercoledì 15 luglio 2015
CentOS: assegnare un indirizzo IP statico
Stanchi di veder cambiare l'indirizzo IP assegnato dal DHCP alla vostra macchina CentOS? Assegnamogli un indirizzo IP statico usando NetworkManager text user interface (TUI):
# nmtui
Configurate la macchina sulla falsariga di Fig. 1:
Riavviate la macchina e verificate di avere l'indirizzo IP scelto:
$ ifconfig
enp0s9: flags=4163 mtu 1500
inet 192.168.1.100 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.1.100
inet6 fe80::a00:27ff:fea1:c640 prefixlen 64 scopeid 0x20
ether 08:00:27:a1:c6:40 txqueuelen 1000 (Ethernet)
RX packets 31 bytes 3380 (3.3 KiB)
RX errors 0 dropped 0 overruns 0 frame 0
TX packets 55 bytes 6555 (6.4 KiB)
TX errors 0 dropped 0 overruns 0 carrier 0 collisions 0
# nmtui
Configurate la macchina sulla falsariga di Fig. 1:
Figura 1: configurazione IP statico su CentOS con NetworkManager Text User Interface
Riavviate la macchina e verificate di avere l'indirizzo IP scelto:
$ ifconfig
enp0s9: flags=4163
inet 192.168.1.100 netmask 255.255.255.0 broadcast 192.168.1.100
inet6 fe80::a00:27ff:fea1:c640 prefixlen 64 scopeid 0x20
ether 08:00:27:a1:c6:40 txqueuelen 1000 (Ethernet)
RX packets 31 bytes 3380 (3.3 KiB)
RX errors 0 dropped 0 overruns 0 frame 0
TX packets 55 bytes 6555 (6.4 KiB)
TX errors 0 dropped 0 overruns 0 carrier 0 collisions 0
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
martedì 14 luglio 2015
CentOS: eliminare vecchi kernel
I kernel occupano spazio su disco, spazio che possiamo recuperare rimuovendo i kernel più vecchi e tenendo solo gli ultimi due:
Disinstallare i kernel più vecchi su CentOS è particolamente semplice.
La lista dei kernel attualmente installati:
# rpm -q kernel
kernel-3.10.0-229.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.1.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.4.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.7.2.el7.x86_64
Installazione di yum-utils, un tool per estendere la gestione dei package e dei repository di yum:
# yum install yum-utils
Fra gli strumenti forniti con yum-utils c'è il programma package-cleanup. Per eliminare tutti i kernel tranne i 2 più recenti:
# package-cleanup --oldkernels --count=2
Controllare che effettivamente siano rimasti i due kernel più recenti:
# rpm -q kernel
kernel-3.10.0-229.4.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.7.2.el7.x86_64
E per le prossime volte si può lasciare a yum il compito di tenere solo i due kernel più recenti. È sufficiente modificare il file /etc/yum.conf con:
installonly_limit=2
È tutto.
- quello attualmente in funzione;
- quello precedente come scorta, per avere un kernel funzionante a cui poter tornare nel caso quello attuale desse qualche problema.
Disinstallare i kernel più vecchi su CentOS è particolamente semplice.
La lista dei kernel attualmente installati:
# rpm -q kernel
kernel-3.10.0-229.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.1.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.4.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.7.2.el7.x86_64
Installazione di yum-utils, un tool per estendere la gestione dei package e dei repository di yum:
# yum install yum-utils
Fra gli strumenti forniti con yum-utils c'è il programma package-cleanup. Per eliminare tutti i kernel tranne i 2 più recenti:
# package-cleanup --oldkernels --count=2
Controllare che effettivamente siano rimasti i due kernel più recenti:
# rpm -q kernel
kernel-3.10.0-229.4.2.el7.x86_64
kernel-3.10.0-229.7.2.el7.x86_64
E per le prossime volte si può lasciare a yum il compito di tenere solo i due kernel più recenti. È sufficiente modificare il file /etc/yum.conf con:
installonly_limit=2
È tutto.
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
lunedì 13 luglio 2015
CentOS: installazione VirtualBox Guest Additions
Installazione delle VirtualBox Guest Additions in un guest CentOS.
Prima di tutto l'installazione degli strumenti di sviluppo necessari alla compilazione e al mantenimento delle VirtualBox Guest Additions:
# yum -y update kernel
# yum -y install kernel-devel kernel-headers dkms gcc gcc-c++ bzip2
Montare il CD-ROM delle Guest Additions dal menù Dispositivi | Inserisci l'immagine del CD delle Guest Additions... nella finestra del guest, attendere che si apra la finestra dell'autorun e cliccare su Esegui inserendo la password da amministratore quando richiesto.
Nel caso non ci sia l'interfaccia grafica, ad esempio nella versione Minimal di CentOS non l'avete ancora avviata e state lavorando da shell, il CD-ROM va montato a mano:
# mount /dev/cdrom /mnt
# sh /mnt/VBoxLinuxAdditions.run
Riavviate il sistema e avete finito.
Senza l'installazione del dkms, ad ogni aggiornamento del kernel le VirtualBox Guest Additions smetterebbero di funzionare (si perderebbe l'integrazione del mouse, maggiori risoluzioni video a dispozione, copia-incolla e così via), a volte accade anche se dkms è stato installato (dipende dal tipo di aggiornamento del kernel).
In questi casi:
# /etc/init.d/vboxadd setup
oppure
# service vboxadd setup
e le VirtualBox Guest Additions riprenderanno a funzionare.
Prima di tutto l'installazione degli strumenti di sviluppo necessari alla compilazione e al mantenimento delle VirtualBox Guest Additions:
# yum -y update kernel
# yum -y install kernel-devel kernel-headers dkms gcc gcc-c++ bzip2
Montare il CD-ROM delle Guest Additions dal menù Dispositivi | Inserisci l'immagine del CD delle Guest Additions... nella finestra del guest, attendere che si apra la finestra dell'autorun e cliccare su Esegui inserendo la password da amministratore quando richiesto.
Nel caso non ci sia l'interfaccia grafica, ad esempio nella versione Minimal di CentOS non l'avete ancora avviata e state lavorando da shell, il CD-ROM va montato a mano:
# mount /dev/cdrom /mnt
# sh /mnt/VBoxLinuxAdditions.run
Riavviate il sistema e avete finito.
Senza l'installazione del dkms, ad ogni aggiornamento del kernel le VirtualBox Guest Additions smetterebbero di funzionare (si perderebbe l'integrazione del mouse, maggiori risoluzioni video a dispozione, copia-incolla e così via), a volte accade anche se dkms è stato installato (dipende dal tipo di aggiornamento del kernel).
In questi casi:
# /etc/init.d/vboxadd setup
oppure
# service vboxadd setup
e le VirtualBox Guest Additions riprenderanno a funzionare.
venerdì 10 luglio 2015
CentOS 7 Minimal: installazione Xfce
CentOS 7 Minimal è appunto tale: minimale.
La prima cosa che non c'è di default è un ambiente desktop con la sua rassicurante (per alcuni) interfaccia grafica. Su una macchina server in genere la cosa è accettabile, in fondo si passa parte del tempo sulla linea di comando, su macchine con poca RAM è quasi una scelta obbligata.
Ci sono però occasioni in cui sarebbe davvero utile averne una. Mi capita spesso di lavorare con macchine virtuali su VirtualBox, e per motivi documentali vorrei poter fare il copia-incolla di comandi e messaggistica dall'host al guest e viceversa.
La cosa è possibile con le VirtualBox Guest Additions installate su un guest con interfaccia grafica. Le macchine virtuali però hanno appena 1 GB di Ram l'una, quindi serve un'interfaccia grafica leggera e funzionale: Xfce.
Per installare Xfce su CentOS 7 Minimal:
# yum -y install epel-release
# yum -y groupinstall "Xfce" "X Window system"
Per evitare in alcuni casi possibili messaggi di errore, vanno installati anche i seguenti pacchetti:
# yum -y install xorg-x11-fonts-Type1 xorg-x11-fonts-misc
Per un look-and-feel un po' più aggraziato:
# yum -y install faience-icon-theme
Se volete avere un terminale con cui continuare a lavorare da linea di comando anche una volta avviata l'interfaccia grafica di Xfce:
# yum install xfce4-terminal
Infine, per avviare Xfce:
# startxfce4
Al primo avvio (Fig. 1) viene chiesta la configurazione del pannello, cliccare su Utilizza la configurazione predefinita per proseguire:
Terminata la configurazione ecco finalmente Xfce pienamente funzionante (Fig. 2):
Per far partire CentOS 7 direttamente con l'interfaccia grafica di Xfce, settare come default il runlevel 5. Questo nella nuova gestione di Systemd è stato rimpiazzato con il concetto di target ed emulato tramite il target graphical.target:
# systemctl set-default graphical.target
Se poi si cambia idea, si può togliere la partenza automatica di Xfce all'avvio di CentOS 7 tornando al runlevel 3, ora emulato da multi-user.target:
# systemctl set-default multi-user.target
Giusto come curiosità il consumo di RAM prima di avviare Xfce in Fig. 3,
ed il consumo di RAM con Xfce avviato appena dopo l'installazione, quindi non appesantito da plugin:
$ free
total used free shared buff/cache available
Mem: 1017368 159892 609004 8432 248472 702244
Swap: 2097148 0 2097148
Il consumo di RAM rimane buono, la comodità per alcune attività aumenta, e quando l'interfaccia grafica non serve più basta cliccare in alto a destra sul proprio nome utente | Esci... | Esci e si torna alla shell liberando memoria.
La prima cosa che non c'è di default è un ambiente desktop con la sua rassicurante (per alcuni) interfaccia grafica. Su una macchina server in genere la cosa è accettabile, in fondo si passa parte del tempo sulla linea di comando, su macchine con poca RAM è quasi una scelta obbligata.
Ci sono però occasioni in cui sarebbe davvero utile averne una. Mi capita spesso di lavorare con macchine virtuali su VirtualBox, e per motivi documentali vorrei poter fare il copia-incolla di comandi e messaggistica dall'host al guest e viceversa.
La cosa è possibile con le VirtualBox Guest Additions installate su un guest con interfaccia grafica. Le macchine virtuali però hanno appena 1 GB di Ram l'una, quindi serve un'interfaccia grafica leggera e funzionale: Xfce.
Per installare Xfce su CentOS 7 Minimal:
# yum -y install epel-release
# yum -y groupinstall "Xfce" "X Window system"
Per evitare in alcuni casi possibili messaggi di errore, vanno installati anche i seguenti pacchetti:
# yum -y install xorg-x11-fonts-Type1 xorg-x11-fonts-misc
Per un look-and-feel un po' più aggraziato:
# yum -y install faience-icon-theme
Se volete avere un terminale con cui continuare a lavorare da linea di comando anche una volta avviata l'interfaccia grafica di Xfce:
# yum install xfce4-terminal
Infine, per avviare Xfce:
# startxfce4
Al primo avvio (Fig. 1) viene chiesta la configurazione del pannello, cliccare su Utilizza la configurazione predefinita per proseguire:
Figura 1: configurazione pannello al primo avvio
Terminata la configurazione ecco finalmente Xfce pienamente funzionante (Fig. 2):
Figura 2: configurazione Xfce completata.
Per far partire CentOS 7 direttamente con l'interfaccia grafica di Xfce, settare come default il runlevel 5. Questo nella nuova gestione di Systemd è stato rimpiazzato con il concetto di target ed emulato tramite il target graphical.target:
# systemctl set-default graphical.target
Se poi si cambia idea, si può togliere la partenza automatica di Xfce all'avvio di CentOS 7 tornando al runlevel 3, ora emulato da multi-user.target:
# systemctl set-default multi-user.target
Giusto come curiosità il consumo di RAM prima di avviare Xfce in Fig. 3,
Figura 3: consumo di RAM prima di avviare Xfce
ed il consumo di RAM con Xfce avviato appena dopo l'installazione, quindi non appesantito da plugin:
$ free
total used free shared buff/cache available
Mem: 1017368 159892 609004 8432 248472 702244
Swap: 2097148 0 2097148
Il consumo di RAM rimane buono, la comodità per alcune attività aumenta, e quando l'interfaccia grafica non serve più basta cliccare in alto a destra sul proprio nome utente | Esci... | Esci e si torna alla shell liberando memoria.
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
giovedì 9 luglio 2015
CentOS: aggiungere repository EPEL
EPEL (Extra Packages for Enterprise Linux) è un progetto avviato dalla comunità Fedora desiderosa di utilizzare i pacchetti di questa distribuzione anche sulle versioni Enterprise Linux, quindi Red Hat Enterprise Linux (RHEL) e derivate compatibili, in primis CentOS, Scientific Linux (SL) e Oracle Linux (OL).
I pacchetti di questo repository sono quindi basati (quasi sempre) sugli analoghi del progetto Fedora, e si affiancano (senza sostituirsi) a quelli già compresi nelle distribuzioni Enterprise Linux in versione, almeno attualmente, 7, 6, 5. In questo modo si ha più software tra cui scegliere anche per sistemi Enterprise Linux, con tutta la qualità che il supporto della comunità Fedora fornisce.
Per aggiungere i repository EPEL a CentOS:
# yum install epel-release
I pacchetti di questo repository sono quindi basati (quasi sempre) sugli analoghi del progetto Fedora, e si affiancano (senza sostituirsi) a quelli già compresi nelle distribuzioni Enterprise Linux in versione, almeno attualmente, 7, 6, 5. In questo modo si ha più software tra cui scegliere anche per sistemi Enterprise Linux, con tutta la qualità che il supporto della comunità Fedora fornisce.
Per aggiungere i repository EPEL a CentOS:
# yum install epel-release
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
mercoledì 8 luglio 2015
CentOS 7 Minimal: attivazione dell'autocompletamento nella shell Bash
Per installare l'autocompletamento nel terminale Bash di una CentOS 7 Minimal:
# yum -y install bash-completion
# yum -y install bash-completion
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
martedì 7 luglio 2015
CentOS 7 Minimal: configurare la rete
La fretta è sempre cattiva consigliera: durante l'installazione di CentOS 7 Minimal ho dimenticato di configurare la rete. Una volta terminata l'installazione si può però configurare la connessione di rete direttamente da terminale usando il NetworkManager.
Verificare lo stato della connessione da NetworkManager command-line interface (cli):
# nmcli d
Se lo stato è scollegato come in Fig. 1, la connessione va attivata usando per comodità il NetworkManager Text User Interface (TUI) che fornisce una interfaccia semigrafica più comoda da usare:
# nmtui
Apparirà la schermata di Fig. 2, dare Invio:
Spostarsi con Tab su Modifica come in Fig. 3:
Spostandosi sempre con il tasto Tab, assicurarsi che tutto sia come in Fig. 4, in particolare:
Quando è tutto correttamente configurato, con il tasto Tab portarsi su OK e dare Invio per salvare. Controllare che la connessione adesso sia attiva come in Fig. 5 con il comando:
#nmcli d
Se la connessione non fosse ancora attiva riavviare la rete:
# systemctl restart network.service
Se serve conoscere l'indirizzo IP assegnato automaticamente da DHCP all'host (in Fig. 6 evidenziato quello IPv4):
# ip addr
È tutto.
Verificare lo stato della connessione da NetworkManager command-line interface (cli):
# nmcli d
Figura 1: CentOS 7 Minimal, rete non configurata
Se lo stato è scollegato come in Fig. 1, la connessione va attivata usando per comodità il NetworkManager Text User Interface (TUI) che fornisce una interfaccia semigrafica più comoda da usare:
# nmtui
Apparirà la schermata di Fig. 2, dare Invio:
Figura 2: Network Manager per configurare la rete
Spostarsi con Tab su Modifica come in Fig. 3:
Figura 3: Network Manager modifica opzioni di connessione
Spostandosi sempre con il tasto Tab, assicurarsi che tutto sia come in Fig. 4, in particolare:
- la configurazione IPv4 e IPv6 sia impostata su Automatico così da avere l'indirizzo ip assegnato in automatico tramite DHCP;
- Connessione automatica sia selezionato con [X], altrimenti spostarsi con Tab e premere la barra spaziatrice per selezionare.
Figura 4: configurazione connessione di rete tramite DHCP
Quando è tutto correttamente configurato, con il tasto Tab portarsi su OK e dare Invio per salvare. Controllare che la connessione adesso sia attiva come in Fig. 5 con il comando:
#nmcli d
Figura 5: connessione di rete attiva
Se la connessione non fosse ancora attiva riavviare la rete:
# systemctl restart network.service
Se serve conoscere l'indirizzo IP assegnato automaticamente da DHCP all'host (in Fig. 6 evidenziato quello IPv4):
# ip addr
Figura 6: indirizzi ip (evidenziato IPv4) assegnati da DHCP all'host
È tutto.
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
lunedì 6 luglio 2015
Installazione di locate su CentOS Minimal
Una delle cose che mi manca su CentOS Minimal è la sua comodità e velocità. Per installare il comando locate:
$ su
# yum -y install mlocate
# yum updatedb
$ su
# yum -y install mlocate
# yum updatedb
Pubblicato da
Unknown
0
commenti
Iscriviti a:
Post (Atom)