giovedì 22 dicembre 2011

VirtualBox: installazione o aggiornamento da repository su Ubuntu e Debian-based

Nel post "VirtualBox: rilasciata la nuova versione 4.1.8" vi annunciavo una guida all'installazione o aggiornamento di VirtualBox, usando direttamente i repository che Oracle ha messo a disposizione per Ubuntu e le distribuzioni Debian-based.

Questo vuol dire intanto niente più download ed installazione manuale dei pacchetti perché potrete usare direttamente il gestore dei pacchetti della vostra distribuzione,


e poi che questa guida funziona oltre che per Ubuntu a cui è specificamente dedicata, anche per Debian e sospetto, ma non ho fatto prove, per Linux Mint, giusto per citare un'altra Debian-based salita di recente agli onori della cronaca; mi riservo di dargli un'occhiata e farvi sapere con un post apposito.

I passi per l'installazione o l'aggiornamento di VirtualBox da repository sono davvero semplici, ma i risultati sono notevoli:
  • potrete installare VirtualBox direttamente dal vostro gestore dei pacchetti senza doverli prima scaricare a mano;
  • ogni volta che sarà disponibile una nuova versione di VirtualBox, risulterà automaticamente fra gli aggiornamenti della distribuzione;
  • non rischierete che VirtualBox smetta di funzionare ad ogni aggiornamento del kernel.
L'ultima feature, quella di non rischiare che VirtualBox si pianti ad ogni aggiornamento del kernel, ve la offre il sottoscritto con una leggera variazione alla procedura standard di installazione/aggiornamento di VirtualBox.

Allora siete pronti? Iniziamo.

mercoledì 21 dicembre 2011

VirtualBox: modificare i dischi rigidi virtuali con CloneVDI - 2a parte

Nel precedente post "VirtualBox: modificare i dischi rigidi virtuali con CloneVDI - 1a parte"vi illustravo le funzionalità di CloneVDI, il tool creato da Don Milne (mpack nel forum utenti di VirtualBox): non solo compatta i dischi rigidi virtuali, ma fa un mucchio di altre modifiche e tutto comodamente da interfaccia grafica; leggete il post precedente per saperne di più.

Vi dicevo anche che il programma è nato per host Windows, grazie però ad un vero e proprio colpo di fortuna oltre che alle egregie caratteristiche di Wine, funziona perfettamente anche con host Linux.

Ciononostante, e anche se personalmente non ho mai avuto problemi nell'usarlo, prima di usare CloneVDI, fate un backup dei dischi rigidi delle vostre macchine virtuali; non mi assumo responsabilità in caso di perdite di dati.

Fatto il vostro backup? Bene, allora scaricate CloneVDI, è in allegato al primo messaggio nella pagina che si apre seguendo il link, e vediamo insieme come usarlo sia su Linux che su Windows.

martedì 20 dicembre 2011

VirtualBox: rilasciata la nuova versione 4.1.8

Giornata di aggiornamenti questa, anche VirtualBox si aggiorna alla nuova versione 4.1.8.

VirtualBox 4.1.8

Si tratta di una maintenance release, nessuna novità dunque ma un gran numero di bugfix; la lista completa direttamente nel changelog.

A breve una guida per l'installazione o aggiornamento rapido direttamente dai repository VirtualBox messi a disposizione da Oracle.

Firefox 9: installazione o aggiornamento su Ubuntu

Grazie al PPA for Ubuntu Mozilla Security Team è stato reso disponibile Firefox 9 per Ubuntu.

Update: grazie a questo PPA riceverete anche i successivi aggiornamenti di Firefox. Vi dico questo perché è stato appena reso disponibile Firefox 9.0.1 che introduce:
  • miglioramenti nelle performance Javascript;
  • miglioramenti nel supporto agli standard per HTML5, MathML, and CSS;
  • la risoluzione di alcuni problemi di stabilità e sicurezza;
grazie a questo PPA vi arriveranno in automatico attraverso gli aggiornamenti di Ubuntu.

Firefox 9

Per aggiungere questo PPA ai vostri repository e aggiornare la vostra copia di Firefox, da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-mozilla-security/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade

Se invece si tratta di un'installazione ex-novo di Firefox, sempre da terminale:

sudo add-apt-repository ppa:ubuntu-mozilla-security/ppa
sudo apt-get update
sudo apt-get install firefox firefox-gnome-support firefox-locale-en firefox-locale-it

È tutto, al termine dell'installazione avrete il vostro Firefox nuovo di zecca.

lunedì 19 dicembre 2011

VirtualBox: modificare i dischi rigidi virtuali con CloneVDI - 1a parte

I post sull'argomento sono di qualche anno addietro, il problema invece è sempre attuale. Ne avevo scritto in "VirtualBox: compattare dischi virtuali ad espansione dinamica – prologo" ed in quelli successivi, vi consiglio di leggerli per i particolari sia del problema che della soluzione.

In poche parole i dischi rigidi virtuali ad espansione dinamica di VirtualBox, quelli che inizialmente sono grandi poche centinaia di kB ma si espandono man mano serve più spazio nella macchina virtuale fino al massimo possibile stabilito in fase di creazione, sono appunto in grado di espandersi ma non sono poi in grado di ridursi nel caso venga liberato spazio al loro interno.

Un disco rigido virtuale ad espansione dinamica che abbia raggiunto i 50 GB di grandezza ad esempio, anche svuotato completamente continuerà ad occupare 50 GB come file vdi sull'host; una quantità immensa di spazio sprecato anche con gli attuali dischi rigidi.

Quel primo post che ho linkato sopra apriva la strada ad altri post specifici per guest Linux e Windows i quali illustravano a loro volta come risolvere il problema sullo specifico sistema operativo. Il tutto per la verità in maniera un po' macchinosa e dovendo accedere spesso alla linea di comando, in Linux addirittura per compilarsi il programma direttamente dal sorgente.

Le cose da allora sono alquanto cambiate ed in meglio: Don Milne (mpack nel forum utenti di VirtualBox) ha reso disponibile per Windows, ma grazie a Wine funziona perfettamente anche in Linux, un programma che non solo compatta i dischi rigidi virtuali, ma li può modificare in molti altri modi e tutto comodamente da interfaccia grafica.

Si tratta di CloneVDI.

CloneVDI: finestra principale del programma

venerdì 16 dicembre 2011

Creazione ed installazione dei pacchetti del driver video ATI Catalyst 11.12 su Ubuntu 11.10

Nell'update del post "Disponibili i driver video ATI Catalyst 11.12" vi chiedevo di non procedere alla loro installazione dato che la procedura classica, quella che utilizza direttamente l'installer del driver con il comando

sudo sh nome_file_ati.run

con Ubuntu 11.10 (e sospetto anche su Ubuntu 11.04 con Unity ma non ho verificato) causa i problemi già visti nelle precedenti versioni del driver stesso: l'installazione va a buon fine, ma al momento di inizializzare il driver con il comando

sudo /usr/bin/aticonfig --initial

vi beccate l'errore

error while loading shared libraries: libGL.so.1: cannot open shared object file: No such file or directory

Cambiando però procedura d'installazione dei driver il problema si risolve, vediamo come.

mercoledì 14 dicembre 2011

Disponibili i driver video ATI Catalyst 11.12

Sono stati resi disponibili per il download i nuovi driver video ATI Catalyst 11.12.

Per installarli sulla vostra macchina Ubuntu fate riferimento al post "Installazione driver video ATI Catalyst su Ubuntu".

Update: ho potuto verificare il ripetersi dei problemi d'installazione già incontrati nelle precedenti versioni; per il momento vi chiedo di non procedere alla loro installazione, seguirà a breve un post risolutivo del problema.

GdS

martedì 13 dicembre 2011

Ubuntu e ATI Catalyst: schermata d'avvio bloccata - 1a parte

Ti svegli un bel mattino e come ogni altro avvii il tuo computer. Ma non è un giorno uguale agli altri: la bestia proprio non ne vuol sapere di avviarsi. Te ne accorgi dalla schermata di avvio di Ubuntu che resta lì ferma a guardarti con i suoi pallini che non si muovono più, congelati da una forza oscura che immagino si nasconda dietro di essa, Figura 1.

Figura 1: ATI Catalyst - schermata d'avvio di Ubuntu bloccata

Altre volte la schermata non compare neanche, resta solo un rosa pallido che diffonde dallo schermo illuminando la stanza ancora buia.

Se anche voi avete avuto un risveglio così, usate Ubuntu e avete una scheda video ATI di cui avete installato a mano il driver proprietario, allora è un problema che si può risolvere, vediamo come.

lunedì 12 dicembre 2011

Installazione del VirtualBox Extension Pack

Con il rilascio di VirtualBox 4.x molte cose sono cambiate. Intanto è stata riorganizzata la struttura dei file e delle cartelle che contengono le macchine virtuali, sono poi state aggiunte nuove funzionalità e introdotto un nuovo meccanismo di estensione delle funzionalità da parte di terze parti.

Proprio grazie a questo meccanismo Oracle stessa ha creato il suo pacchetto di estensioni, l'Oracle VM VirtualBox Extension Pack rilasciato sotto licenza PUEL (VirtualBox Personal Use and Evaluation License), che permette di dotare VirtualBox di 3 importanti funzionalità:
  • supporto per dispositivi USB 2.0;
  • supporto RDP (Remote Display Protocol) per la visualizzazione da remoto delle macchine virtuali;
  • supporto PXE (Preboot Execution Environment) per il boot via rete.
Questo pacchetto va scaricato ed installato all'interno di VirtualBox stesso. Non sapete se sul vostro sistema è già installato? Nessun problema: provate ad attivare il supporto USB 2.0 in una macchina virtuale, se VirtualBox prende a lamentarsi come in Figura 1, l'Oracle VM VirtualBox Extension Pack è da installare.

Figura 1: VirtualBox Extension Pack non installato

Vediamo insieme come procedere all'installazione.

domenica 11 dicembre 2011

VirtualBox: attivare l'accelerazione 3D nei guest Windows

VirtualBox anche se in maniera sperimentale, sui guest offre accelerazione grafica 2D/3D sfruttando direttamente l'accelerazione grafica presente sull'host.

Su guest Linux è supportata la sola accelerazione 3D.

Su guest Windows 2000, Windows XP, Vista e Windows 7 è supportata sia l'accelerazione 2D che l'accelerazione 3D, sia OpenGL che Direct3D versione 8 e 9 (non su Windows 2000).

Una piccola sorpresa vi aspetta però quando, dopo aver attivato l'accelerazione 3D nella configurazione della macchina virtuale, provate ad installare le VirtualBox Guest Additions attivando il supporto 3D all'interno del guest: otterrete l'avviso di Figura 1 e il supporto 3D non verrà installato.

Figura 1: per l'attivazione del supporto Direct3D occorre avviare Windows in modalità provvisoria

giovedì 8 dicembre 2011

Unity: riavere indietro i vecchi menù di Gnome

I vecchi menù di Gnome 2 sono la prima cosa che uno cerca quando approda su Unity. Riaverli indietro è un considerevole aiuto psicologico a superare bene il primo impatto con la nuova interfaccia grafica, dando il tempo di esplorarla potendo però tornare indietro a lidi più conosciuti e sicuri quando serve.

Il modo per riavere indietro i vecchi menù di Gnome 2 è semplice, basta l'installazione di ClassicMenu Indicator:
sudo add-apt-repository ppa:diesch/testing
sudo apt-get update
sudo apt-get install classicmenu-indicator
e riavviate il sistema.

 Se tutto è andato bene, basta cliccare sul pulsante con il logo di Ubuntu indicato dalla freccia in giallo di Figura 1 e riavrete indietro un rassicurante menù old-style; nell'immagine la calcolatrice nel sottomenù "Accessori":

Figura 1: ClassicMenu Indicator per riavere i vecchi menù su Ubuntu Unity

Se ClassicMenu Indicator non dovesse comparire, aggiungetelo manualmente alle applicazioni da lanciare all'avvio del sistema così da averlo sempre disponibile. E' sufficiente cliccare sul pulsante all'estrema destra di Figura 1, cliccare su "Applicazioni d'avvio" e nelle rispettive voci inserire:
Nome: ClassicMenu Indicator
Comando: classicmenu-indicator
Commento: Indicator applet to show the Gnome Classic main menu (o quello che piace a voi).

GdS

mercoledì 7 dicembre 2011

Adattare Unity alle nostre esigenze

Il motivo per cui non sono ancora passato ad Ubuntu 11.10 è solo uno: Unity.

Amato/odiato dai suoi utenti senza vie di mezzo, credo abbia contribuito non poco (in negativo) alla recente perdita dello scettro da parte di Ubuntu nelle classifiche DistroWatch. Classifiche da prendere con beneficio d'inventario, certo, ma pur sempre indicative di un cambiamento di tendenza rispetto ad un passato recente, sopratutto considerando che a scalzarlo dal primo posto mantenuto a lungo è stata proprio una sua derivata, Linux Mint.

Quest'ultima si differenzia da Ubuntu sopratutto per le differenti scelte fatte in tema di interfaccia grafica, non seguendola sul carro di Unity ma usando un ben rodato Gnome 2 nella versione 11 ed Gnome Shell sulla versione 12.

Sul mio sistema, un portatile Dell 1747 con scheda video ATI Mobility Radeon HD 4650, l'impatto iniziale con Unity in Ubuntu 11.04 è stato devastante (complice anche la scheda video, i possessori di schede video Nvidia mi è sembrato abbiano avuto meno problemi):
  • icone dei documenti sul desktop che scomparivano;
  • icone dei programmi aperti che scomparivano dallo switcher (Alt+Tab) delle applicazioni;
  • riavvio dell'interfaccia grafica quando faceva piacere a lei più che a me;
  • rallentamenti improvvisi e instabilità complessiva del sistema.
Risultato: segato via Unity e downgrade di Compiz alla più stabile versione precedente.

Nonostante l'esperienza non esaltante, all'uscita della versione stabile ho installato Ubuntu 11.10 su apposita partizione dedicata e ho continuato a seguire gli sviluppi di Unity.

Questo perché una delle cose che riconosco a Unity è che gestisce molto bene lo spazio video, massimizzando quello disponibile all'interno delle nostre finestre. Questo però è stato ottenuto spostando in alto di tutti i menù, cosa che costringe molti utenti con grandi schermi a macinare chilometri con il mouse per poterli raggiungere, oltre ad un launcher che appare/scompare rendendo non ottimale l'esperienza utente.

Ora qualcosa sta cambiando anche da questo punto di vista: si comincia finalmente a ragionare su come ovviare nelle future release a tutto ciò e rendere l'esperienza utente più adattabile alle proprie personali esigenze.

GdS

ATI Catalyst: problemi d'installazione con Ubuntu risolti

Dopo un bel po' di problemi dei driver ATI Catalyst proprietari, quelli scaricabili dal sito AMD per intenderci, e Ubuntu 11.10 con Unity, ora la versione 11.11 dei Catalyst è stata impacchettata e inserita direttamente nei repository di Ubuntu: finalmente l'installazione funziona correttamente.

Per installarli sulla vostra macchina è sufficiente dare un paio di comandi dal terminale:

sudo apt-get install dkms build-essential linux-headers-generic
sudo apt-get install fglrx-updates fglrx-amdcccle-updates

Per disinstallarli in caso di problemi:

sudo apt-get remove fglrx-updates fglrx-amdcccle-updates


GdS