venerdì 19 novembre 2010

Linux: far volare il kernel senza patch

È notizia di questi giorni: una patch di appena 244 righe di codice sviluppata da Mike Galbraith permette al kernel 2.6.38 di essere incredibilmente reattivo anche sotto condizione estreme di carico.

Chiariamo subito bene il punto: non è che con la patch il kernel di Linux riesce a sfruttare potenza del processore che prima non usava, la potenza massima quella è e quella resta. Ma se questa potenza la usiamo meno per organizzare il lavoro e di più per farlo effettivamente, il sistema riesce a rispondere prima alle nostre richieste, si riduce cioè il cosiddetto tempo di latenza del sistema, e all'atto pratico lo vedrete molto più scattante.

I risultati hanno dell'eclatante, tanto da meritarsi il plauso dello stesso Linus Torvalds, il creatore di Linux. Si parla infatti di una riduzione di 10 volte del tempo massimo di latenza e di addirittura 60 volte di quello medio. Riduzioni così drastiche si notano anche a occhio nudo e se guardate i video delle prove su Phoronix che trovate in fondo al posto ve ne renderete conto da soli.

Ma, c'è un ma, e riguarda proprio il kernel: la patch infatti è presente solo nel kernel 2.6.38 che al momento è ancora instabile e perciò se ne sconsiglia l'installazione. Nel 2.6.37 e 2.6.36 invece non è proprio prevista.

Per risolvere la questione andrebbero scaricati i sorgenti del kernel 2.6.36/37 e la patch, applicata questa al kernel e poi ricompilato il kernel stesso, tutte operazioni non necessariamente alla portata di tutti. O come me, potreste semplicemente non averne voglia. ;-)

Allora rinunciamo? Ma neanche per sogno, il miracolo si può ottenere anche senza applicare la patch. Lennart Poettering, sviluppatore Red Hat, ha infatti indicato un modo per applicare delle modifiche al kernel con pochi comandi da terminale che hanno gli stessi effetti della patch.

La notizia è stata rilanciata da Ask Ubuntu e WebUpd8 con tanto di istruzioni per una generica distribuzione Linux e per Ubuntu in particolare dove queste sono un po' diverse.

Vediamo come fare.

martedì 2 novembre 2010

Clonezilla: computer funzionante in pochi minuti dopo l'apocalisse – introduzione

Immaginate: un errore nel maneggiare una partizione, l'installazione o l'aggiornamento di un sistema operativo andata male, ed il PC non parte più.

In casi come questi vi piacerebbe avere un salvataggio di tutto il vostro disco rigido, dati e sistema operativo compresi, così da poter tornare in pochi minuti ad un computer perfettamente funzionante esattamente come al momento del salvataggio stesso?

Se la risposta è si, allora Clonezilla è il programma che fa per voi. Non vi fate ingannare dalla schermata iniziale in inglese, Figura 1, c'è anche la lingua italiana, e poi naturalmente faremo pratica insieme nell'usarlo per cui la lingua non sarà un fattore determinante.

Figura 1 - Clonezilla, schermata iniziale;
Figura 1

Quali sono i vantaggi di usare Clonezilla? Ve ne elenco alcuni:
  1. protezione dalla possibilità di perdere il contenuto di tutto il disco rigido;
  2. niente più reinstallazione da zero del sistema operativo e poi giorni a reinstallare e configurare i programmi che usavamo;
  3. niente più copie manuali da un disco esterno dei dati che avevamo salvato in precedenza;
  4. possibilità di usare il proprio sistema in maniera più disinvolta. Potrete provare tutti i programmi che vi vengono in mente, tutti i sistemi operativi che volete, aggiornarli come e quando vi va, il tutto senza più l'ansia che qualcosa vada storto.
Perché se ciò dovesse accadere, solo il tempo di attendere che Clonezilla abbia finito il suo lavoro mentre vi sorseggiate un caffè, e sarete subito pronti a ripartire con un PC perfettamente funzionante.

Siete pronti a questo miracolo? Vediamo come realizzarlo.